Da quando ci troviamo a fronteggiare l’acerrimo nemico Covid19 molte cose sono cambiate nelle nostre abitudini, cose a cui non avremmo mai pensato, neanche se qualcuno avesse provato ad immaginarle per scherzo. La casamuseo del Beato Giuseppe Puglisi è rimasta chiusa al pubblico, come imposto dai decreti nazionali: scelta più che giusta vista l’emergenza che ci vede costretti come attuale e unica soluzione a rimanere nelle proprie abitazioni.
A pensarci bene, però, non siamo proprio "chiusi", perché grazie alla tecnologia dei giorni nostri, proprio quella che attualmente vede gli studenti di scuole e università coinvolti nella didattica a distanza oppure i lavoratori in modalità smart working, anche la casamuseo permette di farsi visitare attraverso internet e, più precisamente, attraverso il virtual tour. Il virtual tour non è altro che un tour virtuale creato mediante un software, che ci permette di essere proiettati in un luogo da un PC o un altro dispositivo deputato a farlo.
Ogni anno il numero di visitatori cresce sempre di più: solo nel 2019 quasi 10.000 visitatori, di cui circa 5.000 studenti. Questi dati sono significativi in un momento in cui la didattica a distanza ha preso il sopravvento e la casamuseo è inserita nei percorsi didattici di legalità avviati ormai da anni nelle scuole.
Proprio per le considerazioni sopra esposte, Maurizio Artale, presidente del Centro di Accoglienza Padre Nostro, ha deciso di lanciare un messaggio a tutti, in particolar modo a tutte le Scuole del territorio nazionale, per informarle sulle potenzialità di questo strumento, raggiungibile dal sito web della casamuseo che, oltre al virtual tour, mette a disposizione degli insegnanti i sussidi e le schede di verifica sotto la sezione "Aula didattica".
«Mai come adesso – dice Artale - dobbiamo provare ad abbattere quei muri di individualismo che negli ultimi decenni ci siamo costruiti intorno. Visitare la casa dove ha vissuto il Beato Puglisi, a cui è stato conferito la medaglia d’oro al valore civile dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, non è un semplice viaggio dentro una casa, ma è un viaggio dentro noi stessi. Scoprirete, nel visitare questa umile Casetta popolare che non valiamo per quello che possediamo ma per quello che siamo. In questo ci viengono incontro le nuove tecnologie, segno di una intelligenza artificiale che ci rimanda ad una intelligenza che favorisce le relazioni e a sentirci una cosa sola».
Una volta effettuata la registrazione nel sito della casamuseo, avviate il virtual tour dal menù utente che visualizzerete sulla destra del vostro schermo: partirete da piazzetta Beato Padre Pino puglisi già piazzale Anita Garibaldi e proseguite per la casamuseo al piano primo e l’aula didattica al piano secondo. Ad ogni modo, potrete ritornare in un ambiente che più vi ha colpito attraverso il menù fotografico di sinistra, usare il radar per vedere la vostra posizione e ascoltare le note de “L’aquila maestra” come sottofondo, scritta da due volontari del Centro di Accoglienza Padre Nostro. Sempre dal menù utente è possibile ascoltare le testimonianze dei parenti, amici e collaboratori del Beato Puglisi, che vi aiuteranno ad approfondire la figura di don Pino. Infine, se la visita è stata di vostro gradimento potrete condivire con noi le vostre sensazioni rilasciando un commento sul nostro Libro visitatori (guestbook).
Artale si è reso disponibile a incontri in videoconferenza per portare la propria testimonianza su Puglisi e sulle attività del Centro Padre Nostro, come avvenuto con alcune classi dell’Istituto Rignano Incisa di Valdarno qualche giorno fa.
Nel frattempo vi auguriamo buon tour nella casamuseo del Beato Puglisi.
L’iniziativa rientra nelle attività all’interno del progetto PA 3.1.1.a Processi partecipativi e sviluppo locale. Interventi di riqualificazione territoriali e di contrasto alla Marginalità nelle Aree degradate - LOTTO 2 - CUP: D79D1600277006 - CIG 737532678C.
RASSEGNA STAMPA
LiveSicilia.it - La casa di don Puglisi resta aperta grazie a un tour virtuale